
Meno emissioni, più lavoro.: la Sicilia protagonista dell’industria green
Nei giorni scorsi ho avuto modo di visitare lo stabilimento Versalis (Eni) di Priolo, dove sta entrando nel vivo il piano di trasformazione da sito petrolchimico a una moderna bioraffineria e a un impianto per il riciclo chimico dei rifiuti in plastica mista con tecnologia Hoop su scala industriale. Un’opportunità rilevante per la Sicilia, che può e deve restare protagonista della transizione energetica e industriale, facendo leva sulle competenze e sulla storia produttiva del nostro territorio.
Sin dall’inizio del mio mandato alla Camera dei Deputati, in raccordo con il Ministro Urso e con il nostro Governo Meloni, ho seguito da vicino questo percorso strategico, sostenendo con determinazione ogni iniziativa utile ad accompagnare la riconversione produttiva del polo siracusano. Un lavoro fatto di incontri, interlocuzioni istituzionali, confronto con imprese e lavoratori, con un solo obiettivo: garantire sviluppo, innovazione e tutela dell’ambiente. La riconversione in corso si concentrerà sulla produzione di biocarburanti HVO, come il Sustainable Aviation Fuel (SAF), utilizzando materie prime rinnovabili prevalentemente di scarto, quali oli vegetali, biomasse non edibili e scarti organici. Una filiera innovativa e sostenibile che permetterà di ridurre in modo significativo le emissioni di CO₂ rispetto alla produzione tradizionale di combustibili fossili, contribuendo concretamente agli obiettivi di decarbonizzazione europei e nazionali. Per quanto riguarda l’impianto Hoop, il cui dimostrativo da 6mila tonnellate/anno è stato recentemente avviato a Mantova, i dati sperimentali hanno evidenziato una riduzione dell’81% delle emissioni di gas serra rispetto allo scenario di riferimento. È la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica possa generare benefici ambientali misurabili, favorendo un recupero efficiente dei rifiuti plastici, che vengono trasformati in nuova materia prima per la produzione di plastiche circolari. L’investimento complessivo previsto è di circa 900 milioni di euro, destinato alla riconversione delle infrastrutture esistenti e alla costruzione dei nuovi impianti. Questo progetto si inserisce nel piano da 2 miliardi di euro sottoscritto da Eni-Versalis con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a marzo 2025 per sostenere la transizione ecologica dei poli chimici italiani. Fondamentale è anche l’aspetto occupazionale: l’accordo prevede il mantenimento dei livelli occupazionali e la formazione di nuove professionalità nel campo della chimica verde e dell’economia circolare. In un’area che storicamente convive con la necessità di garantire elevati standard di sicurezza ambientale, questi investimenti rappresentano un segnale concreto di responsabilità e di fiducia verso il futuro del territorio. Sostenere questo percorso significa scegliere un modello di sviluppo moderno, fondato sull’innovazione, sulla sostenibilità e sul rispetto per il lavoro e per l’ambiente. È questa l’industria che vogliamo per l’Italia e per la Sicilia: capace di competere, ma anche di custodire e valorizzare il territorio

GIUSTIZIA E SICUREZZA
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